Un viaggio visivo che ti farà sentire parte della comunità!
Pubblicato da Grazie a piene mani · Lunedì 09 Dic 2013 · 3:15

LE NOSTRE FOTO SONO SCATTATE CON VECCHIE MACCHINETTE DIGITALI CHE NON SAPPIAMO NEMMENO USARE BENE, MA PER QUESTO LE CONSIDERIAMO ANCORA PIU' PREZIOSE PERCHE' LE VERE FOTO SONO SOPRATTUTTO NEI NOSTRI CUORI

Questa è una bambina del villaggio di Kanjuka in cui si trova l'orfanotrofio Bon Samaritain. I bambini - la maggior parte - non vanno a scuola e "razzolano" davanti alle loro capanne, mangiano un po' di riso, ma l'alimento principale è costituito dalla bijia, una sorta di polenta (ma molto più insapore) fatta di farina di manioca, verdure (per lo più foglie di patate) e poco altro...

Questi 2 bambini sono Mosè (in primo piano) e Gilbert. Vivono presso la Congregazione delle Suore a cui fa capo l'orfanotrofio, perchè più bisognosi di cure. Mosè è stato trovato abbandonato in un campo fra le capre... ed è stato accolto dalle suore che lo hanno salvato così da una morte tragica. Ora dovrebbe avere, forse, 5 anni. Quando lo abbiamo visto nel 2012, ci ha rapito il cuore: aveva gravi problemi di crescita, non parlava (per i traumi subiti durante l'abbandono), tanta fame...L'associazione ha provveduto a farlo curare presso l'ospedale di Kinshasa e nel 2013 Daniela lo ha trovato cambiato: è cresciuto, parla, con Gilbert e Gioele (arrivato dopo) fanno un bel gruppo di amici.

I bambini (Mosè è quello con la maglia bianca) con una volontaria nel piazzale della Congregazione

Il pallone di cuoio è ancora un sogno (forse i bambini non sanno nemmeno che esiste e nel villaggio ce ne saranno ben pochi, forse uno...), ma i palloni di plastica che acquistiamo ogni volta che andiamo in Congo (durano giusto l'intervallo fra un viaggio e l'altro, se va bene...) vengono accolti con una grande festa. Non esistono altri giochi confezionati, di nessun tipo e l'alternativa alla palla di plastica è quella fatta da loro con gli stracci, come potete vedere

Questa è la loro palla per giocare a calcio in mancanza di meglio...

Questo bambino, utilizzando una lattina, stecchini e tappi, è riuscito a costruirsi una bella macchinina e la esibisce con grande orgoglio...E' un peccato non poter portare giocattoli agli orfanotrofi, ma tutti i bagagli che abbiamo con noi li riempiamo di medicinali e latte in polvere, oltre a penne biro e matite. I giocattoli occupano troppo posto, ma chi sa che prima o poi non riusciremo a fare una spedizione solo di balocchi...

Questo è un gruppo di bambini dell'orfanotrofio di Kamaj. Si sono messi in posa per noi, nella speranza che da queste immagini per loro misteriose possa nascere un seme di speranza per il futuro...

Questo è il gruppo dell'orfanotrofio di Kamaj ...

Ragazzi della scuola media

Un giovane professore con la sua "preziosissima" calcolatrice

Bambini del villaggio prima di andare a scuola. Qui le lezioni durano due o tre ore perchè la mancanza di cibo non consente agli insegnanti (pochi!) di fare lezione per un tempo più lungo...



Foto del dispensario-ambulatorio, dove si trova anche un letto per il parto. Nel 2011 avevano partorito qui 350 donne! Le condizioni igieniche lasciano molto a desiderare e mancano quasi tutti i medicinali (come potete vedere dagli scaffali vuoti) compresi gli antibiotici. Siamo noi a porare qui ogni anno la scorta dei farmaci. I vaccini vengono acquistati da chi può permetterseli....
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